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Il compagno Fahoum: Il boicottaggio della conferenza antirazzista conferma che Obama è solo una nuova faccia dell’imperialismo statunitense

6 Marzo 2009

 

3 marzo 2009 – Tratto da: http://www.pflp.ps/english/

traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario

Il compagno Marwan Fahoum, “Abu Sami”, membro dell’Ufficio Politico del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il 2 marzo 2009 ha affermato che la decisione della nuova amministrazione U.S.A. di boicottare la conferenza delle Nazioni Unite contro il razzismo a di Ginevra mostra chiaramente che l’amministrazione Obama non è diversa dalle precedenti, riguardo la questione palestinese.Il compagno Fahoum ha affermato che la vicenda sottolinea ancora una volta come Obama non sia nient’altro che una nuova faccia dello stesso imperialismo statunitense, ed accentua l’alleanza strategica tra imperialismo U.S.A. e Sionismo. Ha anche notato che accentua ancora di più l’assoluta inutilità di un qualsiasi affidamento sugli Stati Uniti per il sostegno della causa palestinese.

Ha dichiarato che la posizione degli Stati Uniti corrisponde completamente a quella di Israele e che entrambi sono ostili alla conferenza mondiale contro il razzismo per timore che essa si concluda con la condanna del Sionismo e dello stato sionista come l’esempio vivente del razzismo e come il colpevole del crimine di genocidio contro il popolo palestinese. Ha notato, inoltre, che tanto la posizione degli Stati Uniti quanto quella del Canada sul boicottaggio della conferenza conferma la loro stessa natura colonizzatrice e coloniale, costruita sul genocidio delle popolazioni indigene e sullo sfruttamento razzista e di massa dalla schiavitù fino ad oggi. 

Il compagno Fahoum ha dichiarato che questa posizione cerca anche di mettere a tacere la potenziale comparazione tra Sionismo e razzismo Nazista, come è accaduto alla precedente conferenza del 2001 contro il razzismo che si è tenuta a Durban, Sud Africa, in cui tutti i Paesi partecipanti e l’ampia partecipazione di movimenti sociali internazionali e locali hanno condannato il razzismo sionista e hanno supportato la lotta del popolo palestinese per il suo ritorno e la sua liberazione.

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