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Arresti, cariche e fermi non fermeranno la nostra lotta! Quake G8!

7 Luglio 2009

Oggi un corteo di circa 1000 studenti, attivisti dei centri sociali, disoccupati si è riversato per le strade di Napoli per urlare che "la repressione non ci fermerà".

Se ancora una volta si utilizzano manganelli, arresti preventivi, censura, diffamazione per fermare i movimenti, ancora una volta continuiamo a ribadire che l’unica risposta che riceveranno sarà sempre la nostra lotta!

 

Non bastavano le intimidazioni, le censure, le menzogne dei TG, una
campagna stampa diffamatoria
, i vergognosi arresti e le perquisizioni
portate avanti nella notte di ieri contro studenti e militanti da
Torino a Napoli: stamattina a Roma sono andate in scena le cariche, i
fermi, la violenza arbitraria del potere. 36 compagni (tra cui 4 della
Rete Campana No G8) sono nelle mani delle forze dell’ordine, colpevoli
solo di essere scesi in piazza per dire che il G8 è illegittimo, che è
l’espressione politica del profitto e dello sfruttamento, della
gerarchia e della discriminazione.

Mentre alcuni bloccavano l’autostrada verso L’Aquila, circa 300
manifestanti sono usciti dalla sede di Roma Tre occupata ieri per
impedire l’accesso alle strade fra Piramide e Ostiense, ritardando così
l’arrivo delle delegazioni dei “Grandi”. Alla provocazione della
Guardia di Finanza, subito scesa in assetto antisommossa, i
manifestanti hanno risposto rovesciando cassonetti e muovendosi
rapidamente per le strade parallele. Finché i dirigenti delle forze del
“disordine” non hanno pensato bene di caricare i compagni addirittura
con le camionette, impedendo il riflusso nella facoltà occupata,
sbarrando ogni via di fuga, accanendosi in una caccia all’uomo strada
per strada. Alcuni manifestanti sono stati persino fermati da
infiltrati ed agenti in borghese, fin dentro a bar e ristoranti! Poco
dopo ci sono state altre cariche fuori alla Sapienza, dove centinaia di
studenti stavano uscendo in corteo per manifestare il loro dissenso e
la loro solidarietà davanti a quest’enorme attacco repressivo.

Ma arresti, fermi e cariche forse possono disperdere i cortei, non
certo spegnere la nostra voglia di lottare! I portoni aperti e la
risposta della gente, che ha ospitato e riparato i manifestanti,
rendono ancora più evidente che nessuno vuole questo G8, né a Roma, né
a L’Aquila! Perché tutti sanno cosa rappresenta: crisi, precarietà,
licenziamenti, e nel resto del mondo fame e guerra…

Già da oggi pomeriggio, e poi ancora nei prossimi giorni, alla
manifestazione internazionale del 10 luglio a fianco dei terremotati,
continueremo a gridare che sono le nostre idee, di pace, di libertà, di
uguaglianza sociale a rappresentare l’unica reale via d’uscita dalla
crisi.

In questo momento di attacco ai diritti fondamentali di espressione,
mentre il Governo più a destra che l’Italia abbia mai avuto dai tempi
del fascismo tenta di far dimenticare le sue difficoltà e la sua
debolezza attraverso una stretta securitaria e repressiva, facciamo
appello a tutti i compagni e le compagne, a tutte le sensibilità
democratiche di questo paese a scendere in piazza e sostenere le
manifestazioni.
 
(altre info e aggiornamenti su: http://g8.italy.indymedia.org/)

RETE CAMPANA NO G8 IN SOLIDARIETÀ CON LE POPOLAZIONI DELL’ABRUZZO 
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