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Sgomberato il CPO Experia. A Catania come ovunque, ogni sgombero sarà una barricata!

30 Ottobre 2009

Esprimiamo piena solidarietà ai compagni e le compagne del Centro Popolare Experia di Catania, sgomberato all’alba di venerdì 30 dalle “forze dell’ordine”. 


 

La polizia in assetto antisommossa non ha esitato a caricare centinaia di occupanti e abitanti del quartiere che, con le mani alzate, volevano difendere il Centro. Diversi sono stati i feriti fra i manifestanti, mentre non è ancora dato sapere le motivazioni dell’ordinanza, e gli avvocati non hanno potuto effettuare un sopralluogo della struttura.

In una città come Catania che, come altre città del Sud, soffre per la disoccupazione, la criminalità organizzata, il dissesto finanziario, i dirigenti di Alleanza Nazionale e della DIGOS non trovano niente di meglio da fare che sgomberare con il manganello un’esperienza di partecipazione dal basso che dura da ben 17 anni.
 
In uno Stato in cui il potere con e senza la divisa tutela e finanzia le “occupazioni” dei neofascisti di Casa Pound, che ospitano nelle proprie sedi incontri con "ospiti d’onore" come Dell’Utri o Gabriele Adinolfi (membro prima dell’MSI, poi fondatore di Terza Posizione; indagato assieme a Fiore per reati associativi in merito alla strage di Bologna e a possibili rapporti con iNAR)…

in uno Stato in cui i compagni che si ribellano alle ronde fasciste volute dal Governo vengono arbitrariamente schedati e incarcerati, come recentemente avvenuto a Pistoia…
in uno Stato in cui le “forze dell’ordine” possono uccidere di botte Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi, mentre rimpatriano a forza migliaia di persone colpevoli solo di cercare un futuro migliore…
in uno Stato in cui sempre più si tenta di cancellare la memoria storica delle lotte, restituendoci un presente in cui "repubblichini" e "partigiani" meritano lo stesso riconoscimento…

 

…gli spazi occupati ed autogestiti, in cui centinaia di persone portano avanti discorsi e pratiche realmente conflittuali e di critica radicale a questo sistema, sempre più vestito di autoritarismo, razzismo, sessismo, vanno difesi con le unghie, per partire da ciò che abbiamo conquistato e rilanciare la lotta sempre più dura.

A Catania come ovunque, ogni sgombero sarà una barricata!

 

 
di seguito il comunicato dei compagni del CPO Experia:

 
DIFENDIAMO TUTTI IL CENTRO POPOLARE EXPERIA. SUBITO!

Questa mattina alle ore 5.30 polizia, guardia di finanza e carabinieri in tenuta anti-sommosa hanno sgomberato il Centro Popolare Experia di Catania. Centinaia tra militanti, occupanti, sostenitori e abitanti del quartiere per tutta la notte hanno effettuato un presidio contro lo sgombero attendendo la notifica dell’ingiunzione di sgombero emessa dal Tribunale di Catania dal dottor Serpotta e preceduta da una campagna denigratoria a mezzo stampa da parte di AN (Pogliese, Bellavia, Messina). Ancora adesso non ci è dato sapere le motivazioni di tale procedimento ed è stato impedito agli avvocati di assistere al sopraluogo della struttura. Centinaia di sostenitori sono stati caricati dalla polizia immediatamente e sono decine i contusi medicati dal 118 chiamata dagli stessi militanti.

 

Questo è uno sgombero politico che ha l’obiettivo di far tacere e cancellare un’esperienza sociale e politica che lotta da 17 anni e che ha ridato al quartiere popolare come l’Antico Corso uno spazio di aggregazione che per decenni era abbandonato. Doposcuola popolare, una palestra popolare, la ciclofficina etnea, il laboratorio di giocoleria e decine di altre attività di aggregazione sociale cancellati a colpi di manganelli.

 

A quanto pare lo sgombero è stato richiesto dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali di Catania nella persona di Gesualdo Campo lo stesso che nel 1999 avvallò i lavori da parte della Facoltà di Giurisprudenza nell’area della Purità (nella parte esterna del Centro Popolare) ben sapendo che l’area conteneva reperti archeologici importantissimi per la storia della nostra città. Solo una lunga lotta del Centro Popolare e del Comitato Antico Corso sono riusciti a bloccare questi lavori speculativi rilanciando proposte concrete per l’utilizzo dell’area: riapertura di via bambino, la realizzazione di una bambinopoli nello spazio esterno del Centro Popolare espropriato da Giurisprudenza, la creazione di un Parco Archeologico per valorizzare i ritrovamenti. Forse lo sgombero di questa mattina è anche una ritorsione del dottor Campo? Visto che questa mattina assisteva compiaciuto alle cariche e allo sgombero del Centro Popolare Experia?

 

Supposizioni visto che nessuno si è assunto la responsabilità politica di comunicarci le reali motivazioni. L’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata la violenza della polizia.Le nostre proposte pratiche si scontrano con quello che l’Amministrazione Comunale a Catania ha espresso in questi ultimi 12 anni: degrado economico e conseguente ricaduta sul sociale.
Questa è una città in emergenza e in pieno dissesto finanziario, questa è una città in ginocchio e, nonostante ciò, quello di cui si preoccupa la politica è di chiudere, far tacere ogni pratica di autorganizzazione dal basso che risponde allo stato di crisi generale con le sue proposte, le sue attività e anche il suo dissenso a questa chiara volontà politica dell’amministrazione di desertificare il territorio della città.

 

Ma non è questa la Catania che vogliamo! Quello che la nostra occupazione ha espresso è ben altro che torpore, mercificazione e degrado!

 

Presidio permanente davanti al Centro Popolare e assemblea pubblica alle ore 14.00. Il concerto antirazzista previsto per questa si terrà ugualmente nelle scalinate di via bambino adiacente l’ingresso del Centro Popolare.

 
QUI SIAMO E QUI RESTIAMO!

Centro Popolare Occupato Experia

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