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CONTRO LA REPRESSIONE AD OROLOGERIA!

 

Dopo il blitz della  notte tra il 5 e il 6 luglio, con perquisizioni in varie città italiane e l’arresto di 21 attivisti  per la manifestazione contro il G8 Università tenutosi a Torino il 19 maggio, stamattina altri 36 attivisti italiani e stranieri sono stati fermati durante le azioni di protesta in svolgimento a Roma per accogliere i grandi della terra. Questo governo, che con lo spostamento del G8 a L’Aquila puntava a farsi strumentalmente scudo del dolore della gente per impedire ogni contestazione, di fronte alla determinazione del movimento ed alle mobilitazioni messe in campo, sferra un attacco repressivo senza precedenti.

La trasformazione di qualsiasi azione di protesta in questione di ordine pubblico, la criminalizzazione a mezzo stampa e la negazione di ogni dissenso, insieme all’ignobile ondata di arresti di questi giorni è  l’ennesima intimidazione nei confronti di studenti, giovani, precari, lavoratori, intenzionati a far sentire la loro voce contro le politiche padronali e securitarie che proprio nel vertice del G8 de L’Aquila saranno rafforzate per far pagare la crisi alle classi più deboli.