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Archivio per la categoria ‘antifascismo e memoria storica’

VUOTI DI MEMORIA fascismo e (non) “nuovi” fascismi

5 Aprile 2010 Commenti chiusi
pubblicato sulla rivista "la Contraddizione" n°130
a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli

 
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2010, elaborazione del tutto

Dove eravamo rimasti? Abbiamo perso il filo. Sapevamo qualcosa un tempo, che oggi ci sfugge. Lo sapevamo nel ‘22: quando dietro gli uomini in camicia nera vedevamo gli industriali in camicia bianca, e oltre le violenze squadriste le “buone maniere” di chi voleva fermare con ogni mezzo la lotta operaia e contadina. Lo sapevamo nel Ventennio, quando i governi fascisti abbassarono le tasse ai ricchi, abolirono le imposte di successione, vietarono lo sciopero, e crearono le corporazioni, per opprimere ancora di più i lavoratori, fino a trascinarli, come carne da cannone, alla guerra. Lo sapevamo nel ‘43, “quando non ci furono più ordini, ciascuno dovette scegliere da sé, rischiare l’errore, decidere il dovere” – ed una nuova generazione riprese la lotta non solo contro il nazifascismo, ma contro l’oppressione e lo sfruttamento, contro i padroni dei campi e delle fabbriche, pagando quest’assalto al cielo con settantamila caduti, con centinaia di migliaia di feriti, con anni di carcere…

Provarono a farcelo dimenticare – un’amnistia ch’era un’amnesia: i giudici, i questori, la piccola-borghesia fedele al Duce intoccata negli apparati istituzionali, i gerarchi recuperati nei servizi segreti della nuova Italia repubblicana, con i partigiani in galera e la polizia che spara agli operai, con la mafia che uccide sindacalisti e contadini. Ma non l’avevamo dimenticato: dopo i morti di Reggio Emilia, dopo il governo Tambroni, sapevamo ancora riconoscere i fascisti, anche se non brandivano più il gladio, ma lo scudo crociato. “C’è ancora il fascismo? C’è. – scriveva Fortini – Ha ritrovato il suo viso di 50 anni fa. Prima delle camicie nere, il viso della conservazione che sul mercato politico offre ancora a buon prezzo gruppetti provocatori, perché il poco fascismo visibile mascheri il molto fascismo invisibile. La vostra coscienza cos’ha da dire? Bisogna scegliere, bisogna decidere. Il destino è solo vostro. Rispondete.

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