Ancora su Genova: la repressione non ci può fermare, la storia non si può condannare!
11 Ottobre 2009
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Ma cosa hanno fatto questi 10 pericolosi criminali, per passare anni della propria vita in galera? L’accusa principale è quella di “devastazione e saccheggio”, uno degli articoli più aleatori del codice penale, finora mai applicato in occasione di manifestazioni politiche. Se a Genova nel 2001 si è sperimentato un modello repressivo "cileno", otto anni dopo si vuole condannare e riscrivere quella Storia. Dietro l’imputazione criminale, appare il suo significato politico: si vuole nascondere come Genova abbia rappresentato nella storia di questo Paese un momento decisivo. A centinaia di migliaia di cittadini, a una nuova generazione che prendeva parola e contestava la globalizzazione capitalista, è stato risposto con manganelli, pestaggi e torture; ora bisogna ricordare e ribadire che “non si fa”, che una banca vale più delle nostre vite, che la rabbia che porta a distruggere una vetrina è ingiustificabile, mentre il braccio del poliziotto che pesta a sangue ragazzi inermi di 15 anni o il sadismo del carabiniere che umilia i manifestanti a Bolzaneto sono sacrosanti…
Categorie:antifascismo e memoria storica