Appello della “Rete napoletana contro fascismo, razzismo e sessismo” verso il corteo del 12 dicembre e degli “Antifascisti toscani” per il corteo regionale a Firenze
4 Dicembre 2009
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L’evidente impossibilità di uscire rapidamente dalla crisi economica e la non volontà di dare risposte alle esigenze sociali sempre più diffuse e stringenti, porta i padroni a rendere sfacciato il volto brutale e repressivo dello Stato.
Si assiste ad un proliferare di teorie repressive (tolleranza zero, "broken windows") che i vari Stati e Governi di turno si preoccupano di codificare. In una fase di crisi come quella attuale l’esigenza di costruire paradigmi ossessivi di controllo diviene sempre più improrogabile.
In quest’ottica inquadriamo l’approvazione di leggi schiettamente reazionarie, nel tentativo di realizzare una ridefinizione dei rapporti sociali. Il pacchetto sicurezza, unitamente ad una vera e propria strategia della paura, costituisce uno dei principali capisaldi del disegno strategico repressivo.
Sarebbe impossibile riuscire a elencare tutti gli avvenimenti degli ultimi tempi. Possiamo cercare però di individuare delle tendenze di carattere generale che partono dal continuo ricatto e il controllo sui posti di lavoro e arrivano fino al proliferare di accuse per reati associativi.