STORIE DI ORDINARIA REPRESSIONE
22 Marzo 2009
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Esprimiamo piena solidarietà ai compagni pisani manganellati a più riprese dalla polizia e dai carabinieri di Berlusconi.
Semmai ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione che l’Università è un terreno fertile per tutti quei pennivendoli, a partire dai tanti Marcello Pera di passaggio per arrivare ai baroni stanziali e ben “radicati”, che portano avanti l’ideologia dominante, del tutto funzionale alla conservazione dello stato di cose presente. Un terreno che va difeso, se necessario, anche con la forza, impedendo ad un gruppo di studenti pisani di accedere all’interno della propria università, dove si stava tenendo la presentazione del libro del suddetto Pera, dal titolo “Perché dobbiamo dirci cristiani” lanciata da realtà del fondamentalismo cattolico come Scienza e Vita, o della destra neofascista, come Laboratorio99. Tutto ciò accade mentre si moltiplicano i provvedimenti repressivi (ddl sul divieto di sciopero, protocollo romano sul percosro dei cortei) sottoscritti tra gli altri dalla triade CGIL-CISL-UIL ed esacerbati dalla immancabile presenza dei fascisti.
Categorie:scuola e università