Le Forze Nazionali ed Islamiche chiedono l’assunzione di responsabilità per il tradimento del rapporto Goldstone
26 Novembre 2009
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traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario
Le forze nazionali ed islamiche, così come un largo spettro della società civile palestinese e delle organizzazioni per i diritti umani, hanno denunciato l’Autorità Palestinese (AP) per la decisione di Ramallah, il 4 ottobre 2009, di posticipare l’esame del report sui crimini di guerra israeliani a Gaza da parte del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU.
Le fazioni hanno rifiutato la decisione in quanto ingiustificabile e classificato qualsiasi giustificazione addotta come semplicistica, ingannevole e contraddittoria. Hanno invece applaudito tutte le organizzazioni per i diritti umani e le istituzioni giuridiche palestinesi, arabe ed internazionali, che hanno continuato a chiedere l’adozione del report, e hanno proseguito nell’azione di portare il nemico sionista ad essere giudicato dinanzi a corti internazionali.
Il giudice sudafricano Richard Goldstone ha condotto l’inchiesta del Consiglio per i Diritti Umani sui crimini di guerra a Gaza, stilando un report di 575 pagine che descrive dettagliatamente i crimini di guerra sionisti contro il popolo palestinese durante la sua aggressione a Gaza nel dicembre del 2008 ed il gennaio del 2009. Il report esorta ad ulteriori investigazioni ed azioni da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e della Corte Penale Internazionale.
Categorie:antimperialismo, palestina