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verso il 25 Aprile… “Chi controlla il passato controlla il futuro”

21 Aprile 2009 Commenti chiusi

 “CHI CONTROLLA IL PASSATO CONTROLLA IL FUTURO”
RISCRITTURA DELLA STORIA E CRIMINALIZZAZIONE DEL DISSENSO NELL’UNIONE EUROPEA
a cura Collettivo Autorganizzato Universitario

Lo scorso 2 aprile il parlamento europeo ha approvato una risoluzione che sancisce l’equiparazione di nazismo, fascismo e comunismo. Questa risoluzione si basa sul revisionismo storico più sfacciato, spiana la strada ad un uso sempre più indiscriminato del "reato di opinione",  estromettendo dal dibattito storico-politico ed imbavagliando chiunque esprima parere contrario alla Verità di Stato che è stata costruita. A pochi giorni dall’anniversario della Liberazione ci sembra fondamentale ricordare chi fu vittima e chi invece carnefice e quali realmente furono le forze capaci di liberare l’Italia e l’Europa dal nazifascismo.
 
di seguito una nostra riflessione in merito alla risoluzione…
clicca qui per il testo completo in pdf 

Fra qualche mese saremo chiamati a dare ancora una volta il nostro voto alle elezioni europee: andremo a fare il nostro dovere di bravi cittadini, scegliendo questo o quel partito – in perfetta libertà – un sorriso di soddisfazione quando avremo messo la scheda nell’urna… Tutto bene, dunque. Ma ci siamo mai chiesti, fuori dalla retorica dominante, cos’è l’Unione Europea, quale sia il progetto di questa gigantesca realtà politico-economica, su cosa intenda fondare la sua unità? Domande apparentemente banali, certamente legittime, che forse ci potrebbero far capire qualcosa in più sulla nostra situazione concreta, su ciò che viviamo ogni giorno.


Un’occasione per fare queste profonde riflessioni ci è offerta da una Risoluzione approvata il 2 aprile 2009 dal Parlamento Europeo. Accolta favorevolmente da 553 deputati (con soli 44 no e 33 astensioni), degna dunque di tutta la nostra considerazione, la Risoluzione verte sul nobile tema: “Coscienza europea e totalitarismo”. A guardare il messaggio manifesto, pare ci si voglia spiegare secondo quali bei principi si intende costruire lo spazio della “civiltà europea”. Ma in verità, grattando solo un po’, escono fuori gli interessi ben poco edificanti di chi vuole riscrivere la storia, limitare la ricerca scientifica e proibire certe opinioni politiche.  

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