Siamo studenti, vogliamo l’impossibile! Ci vediamo a l’Aquila
26 Giugno 2009
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Otto anni sono passati dal G8 di Genova. Alcuni di noi erano lì, altri erano poco più che bambini. Ma nessuno ha dimenticato quelle trecentomila persone venute da tutto il mondo a manifestare per un altro mondo possibile, per la libertà dalla schiavitù del profitto, per la giustizia e la pace. Nessuno ha dimenticato l’assassinio di Carlo, il massacro di centinaia di manifestanti, le torture a Bolzaneto, la macelleria della Diaz, né il sadismo delle guardie, l’arbitrio di un potere che si assolve, i compagni perseguitati e ingiustamente condannati…
Otto anni sono lunghi, e molte cose sono cambiate. L’agenda della politica mondiale, che avevamo quasi strappato ai segretari del Capitale, ha ricominciato a segnare gli stessi appuntamenti: guerra, sfruttamento, fame, distruzione del pianeta, “lotta al terrorismo”. L’Afghanistan, l’Iraq, la Palestina, le vene aperte dell’America Latina, dell’Asia, dell’Africa, delle banlieue e delle nostre periferie, dei tanti Sud che ci assediano: il sangue di miliardi di persone che stilla senza senso, giorno dopo giorno, per la ricchezza di sempre più pochi, per l’ignoranza e l’indifferenza di troppi.
Categorie:antimperialismo