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Piccoli fascisti crescono: FONSMORTI CONTRO TUTTI (gay, non vomeresi, e poi?)

4 Aprile 2010

Ricordate chi è Andrea Fonsmorti? No!?

Quello che mentre si fa assegnare soldi dall’università, fa la carrrierina nel parlamentino del Vomero, lecca il culo alla strana coppia Diodato-Carfagna e che tentando di attirare l’attenzione su di se, le spara grosse ogni 6 mesi…

Ancora non riuscite a mettere a fuoco il personaggio?

Forse vi ricordate di lui per aver lanciato una proposta che invocava… preparatevi perché la cazzata la sparò molto grossa! …la chiusura delle metropolitana per coloro che arrivavano dalla periferia: Vomero ai Vomeresi! questo era il suo slogan, versione shoppingara dell’Apartheid sudafricana.

 
O forse perché intasca per fare “accoglienza” agli studenti stranieri (non vogliamo immaginare come li accolga se sono magari neri, o omosessuali…) fior fiori di fondi universitari (60€ a erasmus), perché ha tentato (senza riuscirci, visto che gliel’abbiamo impedito) di sfruttare le strutture dell’università come squallida location per le promozioni della multinazionale VODAFONE (in quel periodo impegnata a non rinnovare i contratti a migliaia di giovani lavoratori  a Pozzuoli…).

Poi si è fatto conoscere come amico dell’eroico camerata di Casa Pound che era entrato coltello in tasca e minaccia pronta nell’aula autogestita r5 (mentre c’era solo una compagna in aula in quel momento…).

Se diversamente da noi riuscite ancora a tollerarne le gesta, questo squallidissimo personaggio ne ha fatta un’altra delle sue che forse questa volta vi convincerà, quando lo incontrate incravattato per Palazzo Giusso, a rivolgergli quantomeno un pernacchio.
Il giovane rampollo di An, lanciatissimo verso le prossime elezioni comunali (chissà, forse lo faranno… assessore!), rilascia una squallida dichiarazione contro l’apertura di un’Agenzia per il viaggio omosessuale aperta da alcuni esponenti dell’associazionismo omosessuale in città.

La dichiarazione completa potete leggerla qui, noi ci sentiamo di sottolinearne alcuni passaggi al dir poco illuminanti. Il nostro Fonsmorti dice: «L’idea di una agenzia di viaggi per gay è ripugnante per una duplice motivazione. La prima è che è un chiaro segnale autodiscriminatorio che inneggia al turismo sessuale e questo rappresenta uno scempio per la cittadinanza vomerese che, a quel poco decoro che il quartiere ancora ha, sottrae la decenza e la pulizia».

E già qui, ci pare che si sia presentato: “Buon giovno, sono Andvea Fonsmovti. I gay pubblicizzano il tuvismo sessuale e inquinano il decovo di un quavtiere come il Vomevo”. Eccolo, concentrato in poche parole il suo fascistissimo pensiero: i gay sarebbero sporchi, inquinerebbero.

Dalla sua piccola poltrona chiama alla crociata contro il “degrado sociale” richiamando al loro dovere anche le gerarchie ecclesiastiche, forse in questo periodo troppo impegnate a nascondere le forti denunce che sempre più si levano contro il complice silenzio della Chiesa sulle migliaia di stupri e violenze sessuali sui bambini…

Eccolo Andrea Fonsmorti: nudo. In tutto il suo squallore.
Lui che preferisce il salotto, quello “nero” di Napoli, quello ottusamente indifferente delle Istituzioni Accademiche alla strada (quella delle aggressioni neofasciste a studenti, immigrati, omosessuali) per inquinare la nostra università, i nostri quartieri, la nostra città, di fascismo, intolleranza, omofobia, razzismo, sessissmo.
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