PD, LEGA E PDL… Il fascista di Casa Pound è il vero ribelle!
22 Marzo 2010
Marzo, tempo di elezioni e di campagna elettorale. Nel ciclone di candidature, di dichiarazioni di voto e liste respinte, spicca il notevole contributo politico della piccola e “fascistissima” Casa Pound Avellino, costola irpina dell’organizzazione nazionale. Da un loro sito annunciano, nello stupore generale, il loro appoggio alla candidatura a sindaco di Cervinara (Av) di tale Filuccio Tangredi, già consigliere provinciale del PD.
Ma come? Da Casa Pound un voto alla “sinistra”? Al Partito Democratico? Proprio da loro, fascisti e quindi anti-democratici? Ebbene sì. Tangredi è la persona più idonea, “un politico che ci ha ascoltato e dato attenzione” – rispondono i “ragazzi non conformi”.
La loro proposta intanto rimbalza nell’etere scatenando entusiasmi e arrivando a galvanizzare Gabriele Adinolfi, ex-militante di Terza Posizione (un gruppo coinvolto nelle stragi nere degli anni ’70), ora intellettuale (intellettuale???) di riferimento dei giovani fascisti, che intervenendo nel dibattito non esita a definire i militanti caudini “coraggiosi corsari”:
Cosa viene fuori? Casa Pound che appoggia liste civiche, che corre in proprio, che sostiene candidati della Lega, candidati del PDL pure in correnti diverse e anche candidati del PD. Fantastico! Caotico dirà qualcuno. No: fantastico. Perché sul locale bisogna agire da corsari, esattamente così. Senza perdere – nel generale – una visione strategica. Anzi due visioni strategiche: l’una finalizzata alla crescita e l’altra agli interessi nazionali. In questo non si può essere equidistanti tra Berlusconi e Fini, tra Berlusconi e Di Pietro, tra l’Eni e la City. Ma i vassalli, i lacche’, i portaborse, gli impiegati di ogni schieramento si equivalgono e le scelte locali non sono dettate da scontri d’interesse e di strategia che coinvolgono un centinaio di politici in tutta Italia.
Pd, Lega, Liste civiche, Pdl… Insomma, mentre i fascio-futuristi si auto-esaltano sottolineando la loro trasversalità, il loro andare aldilà degli steccati ideologici (corsari…, fantastico…), appare sempre più chiara la loro necessità sul piano locale di accreditarsi politicamente nei confronti di qualsiasi partito o politico che non si schieri apertamente contro di loro – e ce ne sono, visto che nessuno si ricorda più che vuol dire “antifascismo”… Salvo poi ricordare, quando si tratta dei livelli più “alti”, qual è la loro vera casa madre (“non si può essere equidistanti tra Berlusconi e Fini, tra Berlusconi e Di Pietro”).
Come dire: siamo fascisti del terzo millennio, siamo “non conformi”, i veri alternativi siamo noi, siamo la “rivoluzione”, ma mi raccomando, a livello nazionale siamo anche amici di Berlusconi (un personaggio notoriamente contro i poteri forti) ed a livello locale ci “buttiamo” con tutti quelli che ci aiutano a uscire dalle fogne, e magari ci promettono anche qualche soldino…
“Ma proprio con tutti?”, chiede il giovane militante incredulo che pensava di essere contro il sistema.
“Se se, con tutti: PD, PDL, LEGA, UDC, LA DESTRA, L’MPA… tanto an vedi, te pare che so’ antifascisti questi?” risponde Adinolfi.
“Giusto, allora meglio magnà pure noiartri”, conclude il leader Iannone, in evidente sovrappeso…
CASA POUND: NON SOLO SERVI DEI PADRONI, MA ANCHE DEI LACCHÈ…
Categorie:antifascismo e memoria storica