Per la Palestina …nella tana della iena
30 Marzo 2010
Quelli che ci hanno portati alla Giornata della Terra del 30 Marzo sono stati giorni di intensi dibattiti, incontri ed iniziative.
Abbiamo provato a portare un po’ di Palestina a Napoli, cominciando Mercoledì 24 con un seminario sul boicottaggio accademico e culturale nei confronti di Israele impreziosito dagli interventi di Alfredo Tradardi e Diana Carminati (qui alcune foto dell’iniziativa).
Il 30, invece, è stata un’intera giornata dedicata al popolo palestinese aperta, nel pomeriggio, dallo spettacolo di burattini “PULCINELLA IN PALESTINA”, scritto e interpretato da Bruno Leone, che ha radunato tanti studenti e bambini in Piazza San Domenico Maggiore, nel cuore del centro storico.
Ci siamo spostati, poi, all’università dove, in prima serata, è stata organizzata una cena sociale e, contemporaneamente, sono stati esposti dei murales nella piazza antistante Palazzo Giusso. A concludere la giornata, lo spettacolo teatrale di Carlo Orlando “LA TANA DELLA IENA”, un emozionante monologo sulla vita di un ragazzo palestinese, un fedayn che lotta per la libertà del proprio popolo.
Tutti questi momenti hanno visto la partecipazione di decine di studenti (soprattutto quelli palestinesi che vivono a Napoli), di attivisti che già da tempo appoggiano la causa palestinese e, nella giornata del 30, anche della comunità cingalese. (qui un po’ di foto della giornata).
Abbiamo voluto, in questo modo, continuare a dar voce al popolo palestinese, un popolo oppresso da decenni nella propria terra. Continuare a dargli voce qui, in Europa, un continente che Hassan Itab (dal cui libro è tratto lo spettacolo di Carlo Orlando) definisce “la tana della iena”, una bestia che dopo averti ingannato non ti lascia né scelta, né scampo.
Ci torna anche alla mente il titolo di un libro di cui ci hanno parlato in questi giorni Alfredo Tradardi e Diana Carminati. Il titolo è "Sposata a un altro uomo" (scusateci se non è precisamente questo ma non dovrebbe cambiare molto). Quando abbiamo chiesto il perché di questo titolo e di cosa parlava la risposta è stata: "Parla della Palestina e il titolo riprende un telegramma che scrissero due funzionari ebrei che andarono in Palestina, prima dell’occupazione del ’48, per un sopralluogo. Il telegramma riferiva: "La donna è bella. Ma è sposata a un altro uomo…"
La storia ci insegna cosa è accaduto dopo e noi abbiamo il dovere di restare al fianco di quel popolo che lotta, piange e muore per la libertà e la terra che gli sono state strappate!
Con la Palestina nel cuore
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