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FPLP: Le cosiddette “forze internazionali” a Gaza servirebbero solo come arma contro il popolo palestinese e la nostra resistenza

20 Gennaio 2009

Tratto da: http://www.pflp.ps/english/  

traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario

Il 12 gennaio 2009, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha rifiutato la presenza delle cosiddette “forze internazionali” nella Striscia di Gaza, sottolineando che il reale obiettivo di una tale forza sotto l’egemonia degli Stati Uniti sarebbe proteggere l’occupante e reprimere la resistenza del popolo palestinese. La dichiarazione continua affermando che la questione palestinese non è una questione di sicurezza, né lo è ciò che sta accadendo a Gaza; si tratta, invece, di una causa di liberazione nazionale e di lotta popolare con l’obiettivo di riottenere la propria terra, i propri diritti nazionali e l’espulsione dell’occupante con tutti i mezzi a disposizione della resistenza incluse, innanzitutto, la resistenza armata e la lotta armata, che è nostro fondamentale e legittimo diritto nazionale.

 Il testo sottolinea poi che l’occupante è determinato ad annientare la nostra resistenza con la brutalità e con espedienti politici, ma il nostro popolo non lo permetterà qualunque siano i mezzi e le circostanze con cui ci proveranno. Inoltre, ha asserito il FPLP, facciamo appello a quanti ancora confidino nelle “soluzioni” distruttive degli Stati Uniti d’America, che hanno dimostrato il loro fallimento, affinché cambino radicalmente le proprie politiche. Il FPLP ha criticato le dichiarazioni alla stampa di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) inerenti la resistenza, sottolineando che essa è la via attraverso cui il nostro popolo sotto occupazione esercita i suoi diritti, la sua libertà e la sua dignità, del tutto legittima secondo tutte le norme internazionali. Ha aggiunto che la resistenza del popolo occupato non porta agli attacchi dell’occupante, bensì è la principale opzione per liberare la nostra terra ed espellere gli invasori. Questa è la scelta operata da tutto il popolo palestinese e da tutte le sue forze ed organizzazioni. 

Infine, il FPLP ha condannato ancora una volta i cosiddetti “negoziati”, evidenziando che non fanno nulla per fermare l’aggressione, le uccisioni ed il terrore dell’occupazione contro il nostro popolo; nonché il cosiddetto “processo di pace” in particolare successivo agli Accordi di Oslo, che è servito esclusivamente a dividere e frammentate la causa palestinese e a paralizzare l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP). 
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