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L’FPLP elogia gli studenti britannici che occupano le università in solidarietà con la Palestina

26 Febbraio 2009

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mso-fareast-language:EN-US12 Febbraio 2009 – tratto da: http://www.pflp.ps/english/

traduzione a cura del Collettivo
Autorganizzato Universitario
 

Il Fronte Popolare per la Liberazione
della Palestina si complimenta con gli studenti Britannici per l’ondata di
occupazioni in solidarietà al popolo Palestinese e lo stesso Fronte, in un
comunicato del 12 febbraio, ha  chiesto di continuare ed allargare il
movimento.

L’Fplp si è complimentato con gli studenti
della Manchester University e con oltre 20 università britanniche che hanno
accolto l’appello del popolo palestinese per il sostegno e la solidarietà di
fronte ai massacri e alle aggressioni contro la nostra gente a Gaza e la
complicità e il coinvolgimento del governo e degli ufficiali  Britannici,
Statunitensi e dell’intera Unione Europea nell’assedio del nostro popolo e nel
tentativo di sottomettere e sopprimere i nostri diritti. Piuttosto che rendersi complici, questi
studenti sono passati in prima linea, occupando le università e richiedendo che
le università prendano posizione per interrompere l’assedio contro il nostro
popolo a Gaza, come elencato di seguito (dalle richieste degli studenti della
University of Manchester):

1.       La University of Manchester deve
pubblicare un comunicato che condanni le azioni di Israele nella striscia di
Gaza, riconoscendo in particolare gli effetti sulle istituzioni scolastiche,
come il bombardamento dell’università islamica di Gaza, e che esprima
preoccupazione sulle accuse di crimini di guerra

2.       Sostenere una giornata di raccolta di
fondi per il campus il cui ricavato vada all’appello Disasters Emergency
Committee (DEC) per Gaza

3.       L’Università deve diffondere l’appello del
DEC in qualsiasi modo possibile (anche con un banner sul sito web) e deve
mettere pressione alla BBC e a Sky affinché trasmettano la promozione di
quest’appello.

4.       Tutte gli attrezzi e le provviste in più
degli edifici che sono state rinnovate devono essere mandate a Gaza sul
convoglio Viva Palestina.

5.       L’Università deve partecipare alla
campagna BDS fermando la vendita di prodotti di merci Israeliane, nei locali
dell’università e deve smettere di comprare qualsiasi di attrezzo per il campus
da compagnie israeliane.

6.       L’Università deve disinvestire da tutte le
compagnie direttamente coinvolte nella produzione di armi. Chiediamo anche che
l’Università prenda seriamente in considerazione la questione della trasparenza
negli investiventi

7.       L’Università deve pubblicamente sostenere
il diritto di protesta dei suoi studenti, come le occupazioni. Su questa linea
l’università deve facilitare lo svolgimento della conferenza “Students for
Palestine”, che si terrà la seconda settimana di aprile.

8.       L’Università deve mandare un messaggio
pubblico in solidarietà con l’Università Islamica di Gaza, il cui campus è
stato praticamente distrutto, e pubblicarlo sul sito web dell’università e
diffonderlo agli indirizzi e-mail dell’università.

9.       L’Università deve emettere almeno cinque
borse di studio per gli studenti Palestinesi e cinque borse di studio per gli
studenti israeliani che rifiutano di prestare servizio nelle FDI.

10.    L’Università deve creare un modulo sulla
storia palestinese disponibile come modulo opzionale per qualsiasi studente
della University of Manchester.

11.    L’università deve applicare tasse pari a
quelle che pagherebbero in patria agli studenti palestinesi che vogliono
frequentare la University of Manchester

12.    L’Università non deve vittimizzare coloro
che partecipano all’occupazione e si deve essere possibile un movimento libero
sia dentro che fuori lo spazio occupato.

La lotta del popolo palestinese per la
liberazione è un confronto con l’imperialismo e il sionismo a livello
palestinese, arabo e internazionale e queste azioni dirette di solidarietà sono
una parte critica della nostra lotta per raggiungere i nostri diritti nazionali
di auto determinazioni, sovranità e di rompere la stretta mortale
dell’imperialismo e del sionismo intorno alla nostra gente.

Inoltre nel momento in cui il livello di
coinvolgimento della NATO e dell’Unione Europea è aumentata per prolungare
l’assedio contro la nostra gente e sopprimere i nostri diritti nazionali, la
lotta di questi studenti per porre fine all’assedio a Gaza e per isolare internazionalmente
Israele è stata particolarmente importante.

Particolarmente ci complimentiamo con gli
studenti della University of Manchester per aver preso la risoluzione di
boicottare Israele al suo meeting generale, coinvolgendo più di mille studenti
e per aver mandato messaggi di solidarietà e di sostegno a tutti gli studenti e
le altre persone in Gran Bretagna e intorno al mondo che stanno lottando per la
liberazione della Palestina.

 

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