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Antifascisti Sempre!

23 Aprile 2009

Il 25 Aprile, anniversario della “Liberazione”, si celebra, quest’anno, in un clima politico a dir poco preoccupante: con l’attuale crisi strutturale del capitalismo negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte deriva reazionaria della società tutta, effetto dell’arretramento complessivo e della repressione delle lotte sociali. Ciò ha facilitato il diffondersi preoccupante di ideologie – che speravamo cancellate – di chiara impronta razzista, autoritaria, sessista perfino tra i lavoratori che vivono quotidianamente lo sfruttamento e l’oppressione capitalista. Conseguenza di ciò sono state la stretta repressiva e le politiche securitarie che dettano sempre più l’agenda politica della classe dominante, sia sul piano nazionale che su quello europeo.

Militarizzazione dei territori (esercito nelle città e ronde fasciste); repressione delle lotte sociali (decine di compagne/i denunciate/i, cortei blindati e attacco al diritto di manifestazione); criminalizzazione dei migranti (campagne xenofobe, campi di concentramento, negazione dei diritti di cittadinanza, rimpatri forzati); attacco ai lavoratori (licenziamenti, cassa integrazione, negazione del diritto di sciopero, accelerazione neocorporativa delle relazioni sindacali); negazione del diritto delle donne di decidere liberamente del proprio corpo (attacco all’aborto, discriminazione sui luoghi di lavoro): questi sono solo alcuni esempi di ciò che quotidianamente subiamo.

È fin troppo chiaro quindi che non c’è mai stata una vera e propria discontinuità tra fascismo e “democrazia”; che il nostro sistema “democratico” non è altro che una nuova forma del vecchio dominio della stessa classe borghese; che ciò che abbiamo ottenuto in questi anni rispetto al fascismo, non c’è mai stata un vera e propria liberazione, una rottura: in questo senso si spiega il tentativo di riabilitare l’ideologia fascista, equiparando sotto la falsa bandiera della “pacificazione europea” chi diede la vita per la pace, la libertà, l’emancipazione, i diritti e chi, in camicia nera, combatté per cancellare queste istanze.

L’unica vera rottura, la vera liberazione può essere solo la liberazione dallo sfruttamento!  
 
IL 25 APRILE NON E’ UNA RICORRENZA!
CONTRO IL REVISIONISMO STORICO!
CONTRO LA DERIVA SECURITARIA E  LA REPRESSIONE DELLE LOTTE SOCIALI!

ANTIFASCISTI/E NAPOLETANI/E

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