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Comunicati FPLP 4, 24 e 30 Maggio

29 Maggio 2009
traduzioni a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario

 

Il compagno Sa’adat. La così detta ‘’soluzione dei due stati’’ minaccia il diritto al ritorno
30 maggio 2009

Il compagno leader Ahmad Sa’adat, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha detto in una lettera inviata dalla sua cella in un carcere sionista israeliano che il così detto “due stati per due popoli’’ è dannoso, in quanto minaccia il diritto al ritorno e l’esistenza stessa del nostro popolo nelle nostre terre occupate della Palestina del ’48.

La lettera è stata inviata il 30 maggio 2009 al Comitato Preparatorio per la Giornata Nazionale della Palestina in Svezia. Il compagno Sa’adat ha dichiarato nella lettera, che saluta le comunità Arabe e Palestinesi e il loro costante lavoro per difendere i nostri diritti, che l’unica soluzione a un conflitto storico e essenziale contro l’occupazione è la fine del dominio sionista in Palestina, la costituzione di una democrazia e la realizzazione del diritto al ritorno.

Il compagno Sa’adat saluta anche le persone dei paesi europei che hanno sostenuto il popolo Palestinese durante la recente guerra a Gaza, e le altre forze di solidarietà internazionale, sottolineando in particolare la leadership del presidente del Venezuela Bolivariano Hugo Chàvez.

Egli ha sottolineato, “Sono onorato di partecipare a questi eventi che sottolineano il 61° anniversario della Nakba, in difesa dei nostri diritti storici e nazionali, particolarmente il diritto al ritorno nella nostra terra. Questi sono i diritti affermati dai nostri leaders nazionali e dai martiri, inclusi al-Hakim, Dr. George Habash, Abu Ali Mustafa and Sabir Mohieddin. Loro sono non solo l’essenza della causa palestinese ma anche il ponte per la nostra nazione e la democratizzazione di tutta la Palestina storica”.
 

 

FPLP: rifiutiamo il piano di Obama, non riconosce il diritto al ritorno

24 maggio 2009

Il compagno Jamil Mizher, membro del Comitato Centrale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha espresso il rifiuto da parte del Fronte del cosiddetto “Piano Obama per la pace” nel Medio Oriente.

In un’intervista realizzata sabato 23 maggio2009 dalla Palestine Today News Agency, il Compagno Mizher ha affermato che “il piano Obama non è altro che una ripetizione dei progetti dell’amministrazione Bush”, sottolineando che un tal piano “tralascia le questioni nodali del conflitto e non riconosce i diritti nazionali ed umani dei Palestinesi, in particolare il Diritto al Ritorno alle loro case, alle loro città e alle loro terre per tutti i Rifugiati Palestinesi”.

Mizher ha riferito che il Diritto al Ritorno per i Rifugiati Palestinesi è la questione centrale della nostra causa, è il diritto di coloro che furono cacciati a causa della creazione di Israele e delle sue politiche negli ultimi sei decenni ed è un diritto naturale, nazionale, collettivo ed individuale per tutti i rifugiati Palestinesi.

Ha infine dichiarato che questo diritto è il ponte verso la liberazione della Palestina.

 
Ospitato dal PLB, l’FPLP ha partecipato alla conferenza dei partiti comunisti a Bruxelles

24 maggio 2009

I partiti comunisti e i sindacati progressisti hanno chiesto nella loro conferenza in Belgio l’immediata rimozione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) e della resistenza palestinese dalla cosiddetta “lista delle organizzazioni terroristiche”.

Il Partito dei Lavoratori del Belgio (PLB) ha ospitato la tre giorni di conferenze dei partiti comunisti provenienti da tutto il mondo tenutasi a Bruxelles, cui hanno partecipato quarantasei partiti comunisti e movimenti sindacali di sinistra.

I partecipanti hanno discusso della crisi del capitalismo e del suo impatto sul futuro dei popoli del mondo e su quello dei giovani, delle donne e degli studenti.

I rappresentanti dei partiti comunisti hanno chiesto il rilascio dei prigionieri e dei detenuti politici palestinesi, nonché la liberazione dalle celle israeliane del compagno Ahmed Sa’adat, Segretario Generale dell’FPLP.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha preso parte a quest’incontro, con una delegazione capeggiata dal Compagno Marwan Abdul-Al, membro dell’Ufficio Politico del Fronte e con la partecipazione del Compagno Hamdan, rappresentante dell’FPLP a Bruxelles.

Il Compagno Marwan Abdul-Al ha focalizzato l’attenzione sull’importanza della conferenza e dei temi discussi dai partiti, tracciando nel suo contributo la posizione dell’FPLP sui recenti sviluppi nell’area, e ha fatto appello affinché si raggiunga un più altro grado di solidarietà col popolo Palestinese nella sua legittima lotta per la libertà, il ritorno e l’autodeterminazione.

La comunità Palestinese in Belgio ha caratterizzato l’occasione con un evento culturale alla presenza della comunità araba e degli amici della Palestina in Belgio.

L’evento ha visto la presenza di artisti provenienti dal Marocco ed è terminato con la lettura di una poesia del poeta Baesan Ahmad. La conferenza è coincisa con il sessantunesimo anniversario della Nakba del 1948.

 
L’FPLP rifiuta il piano di Abbas per formare un nuovo governo

4 maggio 2009

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha rifiutato il piano di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) per formare un nuovo governo.

Il compagno Dr. Rabah Muhana, membro dell’Ufficio Politico dell’FPLP e leader della sua sezione a Gaza, ha affermato che “formare un governo ampio, senza un consenso nazionale, accrescerà soltanto le divisioni interne alle organizzazioni e inoltre bloccherà il dialogo”.

Il compagno Muhana ha riferito che un tale governo costituirà un pezzo della “contesa Hamas-Fatah ed incrementerà la sofferenza del nostro Popolo”.

Ha aggiunto che “ciò di cui abbiamo bisogno ora è formare un’unità amministrativa di transizione con una piattaforma specifica per cominciare ad affrontare i problemi quotidiani della gente prima che si tengano nuove elezioni nel gennaio 2010”.
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