Palestina: comunicati FPLP 8, 13, 14 luglio
le traduzioni sono a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario
8 luglio 2009
Il 7 luglio 2009 il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha ribadito la sua posizione di rifiuto di qualsiasi dipendenza dalla posizione dall’amministrazione U.S.A. sotto il presidente degli Stati Uniti Barak Obama.
Il Compagno Hussein al-Jamal, membro del Comitato Centrale dell’FPLP ha dichiarato che il senso reale del discorso di Obama, che ha portato alcuni a fidarsi erroneamente del ruolo degli Stati Uniti ed altri a presumere un cambiamento dell’atteggiamento degli Stati Uniti circa la causa Palestinese, è stato l’approvazione di 2500 unità abitative negli insediamenti della West Bank.
Ha poi aggiunto “Questo mostra al di là di qualsiasi dubbio che la coalizione imperialista Israelo/Statunitense è la relazione più forte” e che qualsiasi fiducia nella “nuova amministrazione americana” è una scommessa disperata dei regimi arabi e di alcune tendenze Palestinesi che cercano un avanzamento nella normalizzazione. Gli Stati Uniti stanno cercando di utilizzare questo “ottimismo” e la fiducia sulla loro supposta nuova posizione per costruire la normalizzazione con lo stato di occupazione. Ogni cambiamento reale nella politica statunitense dovrebbe essere basato, d’altra parte, sulle leggi internazionali e le risoluzioni, inclusa la Risoluzione 194 dell’
ONU, che conferma il diritto al ritorno dei rifugiati Palestinesi nelle loro case, da cui furono cacciati dall’occupazione sionista.
La realtà è che la posizione statunitense non va al di là di quella israeliana, e dimostra la riluttanza dell’amministrazione statunitense ad avvicinare la sua posizione a quella ufficiale Araba.
Il compagno ha avvertito contro ogni tentativo Palestinese di contare sull’atteggiamento americano o di accettare l’interferenza americana, sottolineando che l’arma più potente per contrastare queste politiche è un fronte nazionale unito, ed urge un serio ed esaustivo dialogo nazionale Palestinese per affrontare la sfida, metter fine alla divisione e costruire un programma politico nazionale unificato.
Il 12 luglio 2009 il Compagno Dr. Maher Taher, membro dell’Ufficio Politico dell’FPLP e leader della sua sede distaccata in esilio, ha affermato durante un’intervista con il canale satellitare Al-Manar che la vittoria della resistenza libanese è stata un’importante vittoria strategica i cui effetti continuano a farsi sentire nel mondo Arabo e nella regione.
Il Compagno Taher ha notato che la risolutezza della resistenza Araba ha continuato a dominare sulle macerie delle case e degli appartamenti di Beirut nel “nuovo Medio Oriente” annunciato dal Segretario di Stato USA Condoleeza Rice. I piani USA/Israele, ha notato ancora, miravano a smantellare la resistenza Araba ed a garantire l’egemonia israeliana; malgrado tutto hanno conosciuto una sconfitta provocata dall’eroica resistenza libanese.
L’FPLP ha espresso le sue congratulazioni, la sua solidarietà ed il suo fermo sostegno alla resistenza libanese e ad Hezbollah, e al popolo libanese, nell’anniversario di quest’eroica vittoria, ribadendo il suo impegno a continuare sulla strada della liberazione e della resistenza al fianco della resistenza in Libano, Iraq, Afghanistan, da un capo all’altro della nazione Araba, e nel mondo al fianco di chi, preso di mira dall’imperialismo, continua a resistere ed
a lottare per la liberazione.
Nel proprio comunicato, le BAAM hanno messo in evidenza che queste azioni sono in continuità con la resistenza contro l’occupante fascista e Sionista e che il popolo palestinese rimarrà risoluto di fronte l’occupazione, ovunque essa si manifesti.