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Urgente: Sa’adat trasferito alla prigione di Ramon, ed è ancora in isolamento!

29 Luglio 2009
traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario
tratto da: http://www.freeahmadsaadat.org
 
L’11 agosto Ahmad Sa’adat, leader nazionale palestinese imprigionato, Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, è stato trasferito dalla prigione di Asqelan, in cui era detenuto da alcuni mesi, a quella di Ramon nel deserto del Negev. Rimane in isolamento; prima del suo trasferimento da Asqelan, dal 1 agosto era stato tenuto in una minuscola cella di isolamento di 140 cm x 240 cm, a causa di una punizione dovuta all’aver comunicato con un altro prigioniero nell’unità di isolamento.
 
L’avvocato Buthaina Duqmaq, presidente dell’Associazione Mandela per i diritti dei prigionieri e dei detenuti, ha riferito che questo trasferimento è un’ulteriore continuazione della politica di repressione e di isolamento diretta contro Sa’adat dall’amministrazione penitenziaria israeliana, mirante a minare la sua fermezza e ad indebolire la sua salute e la sua leadership nel movimento dei prigionieri. Sa’adat è stato spostato ripetutamente da un carcere ad un altro ed è stato soggetto a multe, condizioni molto dure, isolamento, confino solitario, e rifiuto di prestare cure mediche.


Ahmad Sa’adat aveva intrapreso a giugno uno sciopero della fame durato nove giorni per protestare contro il crescente uso dell’isolamento contro i prigionieri palestinesi e contro la negazione dei diritti dei detenuti, ottenuti con una lunga e dura lotta. L’unità di isolamento nella prigione di Ramon è considerata una delle peggiori unità di isolamento nel sistema carcerario israeliano in termini di condizioni e di ripetute violazioni dei diritti dei prigionieri.

Sa’adat sta scontando una condanna a 30 anni nelle prigioni militari israeliane. È stato condannato il 25 dicembre del 2008 dopo un lungo ed illegittimo processo nato da ordini politici, che egli ha boicottato. Fu rapito in un’azione militare sionista dalla prigione di Jericho, area sotto l’autorità dell’Autorità Palestinese. A Jericho era stato tenuto dal 2002 sotto il controllo di guardie statunitensi, britanniche e dell’Autorità Palestinese.
Sa’adat soffre di mali che richiedono l’assistenza medica e cure. Invece di ricevere l’aiuto medico di cui ha bisogno, gli ufficiali delle prigioni israeliane gli negano la possibilità di ricorrere a specialisti e si rendono autori di maltrattamenti. […]

Sa’adat è stato più volte trasferito nel tentativo di punirlo per la sua fermezza e per minare la sua leadership nel movimento dei prigionieri. In ogni caso, queste tattiche non hanno ottenuto alcun risultato. I prigionieri palestinesi sono ogni giorno sulla linea del fronte, sfidando l’oppressione ed i crimini israeliani. Oggi è urgente che noi siamo al fianco di Ahmad Sa’adat e di tutti i prigionieri palestinesi contro questi abusi e per la libertà di tutti i detenuti palestinesi e di tutta la Palestina!
 
11 agosto 2009 

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