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Martedì 20 – ASSEMBLEA/DIBATTITO verso lo sciopero generale del 23 ottobre

19 Ottobre 2009
Voi create benessere,
a libertà e democrazia “ghe pensi mi”

Con queste parole il 13 Ottobre Berlusconi ha salutato la platea di Confindustria. Di fronte a tanta faccia tosta siamo chiamati nuovamente ad urlare “il Re è nudo!”.

…e lo chiamano benessere:

Nascondendosi dietro la crisi, un pugno di imprenditori ha chiuso negli ultimi mesi centinaia di impianti produttivi, licenziando e condannando alla cassa integrazione migliaia di lavoratori (+437,05% ore di cig rispetto a settembre 2008) al solo scopo di rilanciare i propri profitti. Mentre da quelli che rimangono nelle fabbriche  pretendono più ore di lavoro in cambio di salari da fame.

…e la chiamano libertà:

Il governo di centro destra, con la complicità della finta opposizione dei partiti del centro-sinistra, ha: premiato le imprese con sgravi fiscali, regalato soldi alle banche, portato avanti una riforma della contrattazione che mira ad eliminare il contratto nazionale di lavoro per rompere la solidarietà tra lavoratori e impoverire ulteriormente le buste paga, aggravato la situazione di  ricatto in cui sono costretti milioni di lavoratori immigrati, licenziato migliaia di precari della scuola.

Non ha mancato poi di depenalizzare le violazioni delle norme sulla sicurezza  sui luoghi di lavoro che insieme all’aumento dei ritmi di lavoro sono responsabili della morte di oltre 3 lavoratori al giorno. Per questi veri caduti sul lavoro nessuno impone minuti di silenzio; anzi in molti casi le aziende hanno la faccia tosta di chiedere i danni ai parenti, come è accaduto alla ThyssenKrupp..

…e la chiamano democrazia:

Intanto cresce la repressione contro chi si oppone: si presidiano con le forze dell’ordine i luoghi di lavoro dove si mobilita chi rischia il posto, si licenziano i lavoratori più politicizzati, si criminalizzano e si arrestano studenti, precari, antifascisti. Complici colpevoli di tutto ciò sono i sindacati filo-padronali (CGIL, CISL e UIL) che hanno dimostrato di condividere  nel profondo le proposte e le politiche di Confidustria e governo.  Riducendo la loro azione sindacale alla sola concertazione, hanno chiuso accordi sempre più al ribasso (!) e hanno fatto nei luoghi di lavoro quotidiana  opera di pompieraggio sulle lotte che inevitabilmente si sono sviluppate.

L’unica risposta che tutti quei soggetti che vedono progressivamente peggiorare le proprie condizioni materiali  (lavoratori , disoccupati, studenti, pensionati) hanno a disposizione, è quella di ricominciare a lottare unitariamente ed in maniera autorganizzata. La giornata di sciopero generale indetta dai sindacati di base per il 23 ottobre deve rappresentare una prima occasione per bloccare per  24 ore la produzione e portare il proprio dissenso in piazza a Roma.

 Con i media tutti concentrati sul finto “scontro istituzionale” e sulle squallide vicende personali del Premier, con la progressiva chiusura di spazi di democrazia nei luoghi di lavoro, rilanciamo il dibattito sui temi del lavoro e sull’appuntamento della prossima settimana, con un’assemblea autorganizzata e aperta a tutti:
 

ASSEMBLEA PUBBLICA
Martedì 20 – ore 17,30 – Palazzo Giusso
verso lo sciopero generale dei Sindacati di Base
del 23 ottobre con manifestazione a Roma


Rete Anticapitalista Campana


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