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2 gennaio, Bilbao: in 44mila per i diritti dei prigionieri politici baschi

4 Gennaio 2010
"La manifestazione più grande degli ultimi anni nei Paesi Baschi". Così è stata definita la mobilitazione di ieri a cui hanno preso parte più di 44mila persone che hanno sfilato per le centralissime strade bilbaine denunciando la "criminale" politica penitenziaria attuata dagli Stati francesi e spagnoli nei confronti dei prigionieri e delle prigioniere politiche basche. Una politica che non trova spazio per il rispetto dei diritti dei prigionieri politici che vengono costantemente violati.

Il divieto imposto alcuni giorni fa da parte dell’Audiencia Nacional spagnola alla manifestazione indetta dall’associazione dei famigliari dei prigionieri politici baschi -Etxerat- non è riuscito a fermare la mobilitazione. A questa proibizione dello Stato spagnolo è succeduta una nuova convocazione, da parte di diverse forze politiche -Eusko Alkartasuna, Aralar, Alternatiba, Abertzaleen Batasuna y Izquierda Abertzale- che hanno oltremodo presentato una querela al Tribunale Speciale. Solo un’ora prima dell’inizio della manifestazione, Madrid informava che tale manifestazione non sarebbe stata proibita.
 

A voce alta a Bilbao migliaia di persone hanno quindi voluto denunciare il mondo sommerso dei prigionieri politici e dei loro cari: la dispersione, l’isolamento, le botte, le torture, i trasferimenti "arbitrari", il divieto delle comunicazioni, i migliaia di chilometri che i famigliari devono percorrere, gli incidenti stradali nei quali perdono la vita, i controlli di polizia a cui sono sottoposti…

Allo stesso modo si è voluto ricordare come gli apparati repressivi vogliano annichilire e azzittire la solidarietà nei confronti dei prigionieri politici baschi. Dagli ultimi provvedimenti messi in atto contro l’esposizione di foto di quest’ultimi, per culminare con l’ultimo divieto imposto all’associazione Etxerat, è innegabile che attualmente in Euskal Herria vi sia una vera e propria campagna che tenta di criminalizzare il sostegno e la solidarietà alle 746 persone che fanno parte del Collettivo dei Prigionieri Politici Baschi.

Al termine della manifestazione, conclusasi davanti al municipio di Bilbao, due famigliari presero parola per denunciare le aggressioni e le violazioni a cui sono sottoposti tanto i prigionieri politici quanto i famigliari. Le loro parole non si sono però fermate alla denuncia della situazione attuale, ma hanno dimostrato la forza e ribadito la volontà nel proseguire il loro cammino nonostante le difficoltà che l’incremento della repressione suppone. 
 

tratto da indymedia liguria
per maggiori informazioni: senzacensura.org, askapena.org, gara.net

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