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L’FPLP omaggia il Venezuela per l’espulsione dell’ambasciatore di Israele

12 Gennaio 2009

Tratto da: http://www.pflp.ps/english/

Traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato
Universitario – Napoli

Il Fronte
Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) omaggia il Presidente
venezuelano Hugo Chavez e il popolo del Venezuela per aver espulso
l’ambasciatore di Israele, Shlomo Cohen, insieme ad altri sei impiegati
dell’ambasciata, come gesto di solidarietà al popolo palestinese e per
protestare contro i massacri israeliani a Gaza.

Il Venezuela
ha preso questa decisione il 6 gennaio 2009, assumendo una posizione di guida
nell’isolare e nel denunciare i crimini del regime di Israele contro il nostro
popolo palestinese. Il Presidente Chavez ha annunciato alla televisione
venezuelana che il Presidente di Israele dovrebbe essere condotto davanti ad un
tribunale internazionale per i crimini di guerra insieme al presidente degli
Stati Uniti, denunciando il silenzio internazionale sull’aggressione contro il
popolo palestinese. Chavez ha denunciato il massacro israeliano e definito
"vigliacche" le forze armate d’occupazione.

L’FPLP
accoglie positivamente l’atto del Venezuela e lo riconosce come ulteriore
esempio della fermezza della leadership del Venezuela nel contrastare
l’imperialismo statunitense e l’ingiustizia internazionale, e nell’agire in
solidarietà con i popoli in lotta del mondo. Saluta con favore Hugo Chavez e
l’impegno del popolo venezuelano alla solidarietà ed all’azione in appoggio al
popolo palestinese.

L’FPLP inoltre
si appella affinché quest’azione sia ripetuta in tutto il mondo, esortando ad
espellere gli ambasciatori dell’occupazione da Il Cairo, da Amman, da ogni
capitale araba ed islamica e da ogni capitale del mondo, e invitando al completo
e totale isolamento, boicottaggio e ripudio internazionale dello stato
occupante.

Il Ministro
degli Esteri venezuelano ha denunciato Israele anche per aver posto come
bersaglio le scuole dell’UNRWA (United Nationss Relief and Works Agency
for Palestine Refugees in the Near East – Agenzia delle Nazioni Unite per il
soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente) che
servivano come rifugio, uccidendo oltre 43 palestinesi, e ha chiesto che Israele
e U.S.A. siano ritenuti responsabili per i loro crimini contro il popolo
palestinese, equivalenti ad un olocausto di un moderno stato nazista.

 

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