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Il braccio militare dell’FPLP: Resisteremo finché continuerà l’occupazione

14 Gennaio 2009

Tratto da: http://www.pflp.ps/english/

traduzione a cura del Collettivo Autorganizzato Universitario

Le Brigate Abu Ali Mustafa,
il braccio armato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina,
il 9 gennaio 2009 hanno dichiarato che non accetteranno mai niente che sia meno
di una fine totale dell’occupazione della terra palestinese e del suo popolo.
Le Brigate Abu Ali Mustafa hanno assicurato che la resistenza continuerà fino a
che perdurerà l’occupazione, e che rifiuteranno qualsiasi cosiddetta "decisione"
o "iniziativa internazionale" che non metta fine all’assedio e che non apra i
valichi di confine, incluso quello di Rafah.

 

Inoltre, le Brigate Abu Ali
Mustafa hanno affermato che non accetteranno di tornare alle umilianti
condizioni imposte al nostro popolo nel 2005, sottolineando che quest’ultimo
non lascerà il controllo o la sovranità all’occupante, né si lascerà tenere
ostaggio. Le Brigate Abu Ali Mustafa hanno poi confermato che stanno
continuando la resistenza, insieme con la resistenza palestinese unita di tutte
le organizzazioni, contro gli incessanti crimini del nemico contro il nostro
popolo.

 

Le Brigate Abu Ali Mustafa, da
venerdì mattina, hanno mirato a numerose colonie d’occupazione con missili e
colpi di mortaio, arrivando a colpire la colonia di Sderot con due missili
Sumoud. Tutte le forze della resistenza palestinese hanno continuato a
bombardare l’occupante con oltre 30 missili al giorno, evidenziando l’assoluta
incapacità dei massacri delle forze d’occupazione di porre fine al lancio di
razzi da parte della resistenza.

 

Le forze della resistenza
palestinese riportano della morte di tre e del ferimento di alcuni soldati
israeliani a Beit Lahiya, nel momento in cui avevano tentato di occupare una
casa.

 

Le Brigate Abu Ali Mustafa
riferiscono di numerosi scontri con le forze del nemico, anche a Beit Hanoun;
dell’esplosione di missili a corto raggio presso le installazioni militari a
Sofa (a est di Rafah); di quella di piccoli missili anti-carro contro un tank
israeliano ad Atara, così come del lancio di mortai da 100-mm contro
attrezzatura militare e soldati d’occupazione vicino ad al-Zaytoun. Si sono poi
unite alle Brigate al-Nasser per bombardare le forze d’occupazione con 4 colpi
di mortaio vicino ad Atara.

 

Le Brigate Abu Ali Mustafa
hanno accolto positivamente la ferma lotta delle forze della resistenza
palestinese e l’alto livello di unità e coordinamento di fronte ad un nemico
brutale, mettendo in risalto che così facendo si sta continuando ad impartire
al nemico una lezione che non dimenticherà mai. Hanno poi lodato la tenacia del
popolo palestinese a Gaza, in Cisgiordania, nei territori palestinesi occupati
nel 1948 e nell’esilio, sottolineando che il popolo palestinese è unito nella
sua determinazione di assicurarsi i diritti nazionali alla liberazione, al
ritorno ed all’auto-determinazione.

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