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Oggi 19 maggio 2009 un gruppo di studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli, in concomitanza con il corteo tenutosi a Torino, ha volantinato per le strade e le facoltà del centro storico, per portare anche a Napoli il dissenso che ha infiammato la città piemontese nei giorni del G8 University Summit. Mentre a Torino la polizia caricava i manifestanti, scoprendo una volta di più il suo vero volto e mettendo in pratica strategie di ordinaria (e sempre più violenta) repressione, a Napoli abbiamo provato a rompere il velo di menzogna che i media mainstream hanno tentato di costruire. Da giorni non facciamo che assistere alla diffusione di notizie che dipingono il G8 University Summit come un consesso di illuminati che discute di sostenibilità ambientale e del ruolo che le università possono svolgere per risolvere la crisi.

Gli studenti che al summit si oppongono vengono come al solito additati come violenti, provocatori, teppisti che danneggiano le città. Si tace sul fatto che si cerca di fare delle università e della ricerca ambiti asserviti alle logiche del profitto; si tace sul progetto di fare dell’Europa “l’economia della conoscenza più competitiva al mondo” (Strategia di Lisbona); si tace sulle reali intenzioni degli studenti che con forza si oppongono alla mercificazione della cultura e allo svilimento di tutto il sistema formativo.

L’unico modo per invertire la rotta è bloccare l’implementazione a livello europeo del cosiddetto Processo di Bologna! Le vittoriose lotte combattute nello stato spagnolo e in Grecia ci dimostrano che si può vincere!

STOP BOLOGNA PROCESS!
L’AUTUNNO CALDO NON E’ FINITO, APRIAMO UN CICLO DI LOTTE SOCIALI!
FACCIAMO DELLE UNIVERSITA’ UN LUOGO DI CONFLITTO E CONTROINFORMAZIONE!