FERMIAMO SUBITO LE INFAMI SQUADRACCE FASCISTE!
19 Marzo 2009
Continua il clima di tensione instaurato, con la complicità di governo e istituzioni, dai neofascisti in tutta Italia. Questi gruppetti di nostalgici, violenti, balordi si stanno rendendo, in questi ultimi mesi, protagonisti di una nuova ondata di aggressioni ai danni di immigrati, omosessuali, e di tutti quelli che in Italia portano avanti con coerenza l’anti-fascismo.
La progressiva fascistizzazione del paese messa in atto dal governo Berlusconi (attraverso politiche repressive, razziste e securitarie, dalle “ronde” all’attacco verso gli immigrati, dalla riabilitazione di “camerati” vecchi e nuovi alla militarizzazione delle città…) e la vicinanza alle forze dell’ordine, assicura la perfetta impunità all’estrema destra, il cui ruolo è complementare a quello del governo, nel quale possono contare forti appoggi. Ma una novità è rappresentata dalla grande copertura mediatica che è assicurata a questi gruppuscoli, e la continua assoluzione da parte dei media e dei politici che dipingono gli squadristi come “vittime”, come giovani che esprimono un “disagio”, o come “ragazzi troppo esuberanti”…
Dopo i recenti episodi a Bergamo, Roma e in varie altre città, dove i fasci hanno minacciato gli studenti, picchiando chiunque non la pensi come loro, il 18 marzo a Napoli si è registrato l’ennesima aggressione di matrice squadrista. Una decina di esponenti di Casa Pound, organizzazione che si è già resa protagonista di diversi pestaggi, si è presentata armata di caschi e mazze per “imporre” un’iniziativa all’interno della Facoltà di Giurisprudenza a proposito dei fatti di P.zza Navona del 30 ottobre scorso. Giorno in cui queste fecce tentarono di infiltrarsi nel movimento studentesco in lotta contro la “riforma” Tremonti-Gelmini, cercando di prendere la testa del corteo aggredendo a cinghiate studenti di 15 anni. In quell’occasione fu ancor più evidente il loro ruolo di “mastini a difesa del potere”, il sempre maggiore coordinamento tra fascisti e forze dell’ordine quando si tratta di reprimere duramente ogni forma di dissenso e l’appoggio dei “media di regime” che capovolsero l’episodio facendo passare gli aggressori per “vittime degli estremisti”. Solo la risposta militante dei compagni permise di allontanare questi luridi soggetti.
Come nel resto d’Italia, anche a Napoli i neofascisti pretendono agibilità politica, che il Rettore Trombetti e le istituzioni accademiche, dimenticando i loro stessi propositi democratici (che imporrebbero di rifiutare lo spazio a chi da sempre impone il proprio “pensiero” con la dittatura e la violenza), concedono senza problemi. Quando alcuni compagni sono passati davanti alla Facoltà sono stati aggrediti con spranghe, mazze, sedie e lame, a dimostrazione del fatto che la loro presenza nelle università e nelle strade è sempre funzionale al tentativo di reprimere chi quotidianamente denuncia e combatte l’ingiustizia e il fascismo in tutte le sue forme. Ma anche questa volta sono stati ricacciati nelle fogne da dove provengono!
Denunciamo con forza l’ennesima infame aggressione fascista!
Mobilitiamoci subito, prima che questo cancro attecchisca anche nella nostra città!
Di fronte al fascismo, ora e sempre resistenza!
Mobilitiamoci subito, prima che questo cancro attecchisca anche nella nostra città!
Di fronte al fascismo, ora e sempre resistenza!
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