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Il braccio militare dell’FPLP: la Resistenza continua di fronte ai crescenti massacri

12 Gennaio 2009

Pubblichiamo la traduzione di un comunicato del Fronte Popolare per la
Liberazione della Palestina. Ci sembra fondamentale, per fare avanzare la lotta
palestinese, per capire come sostenere il suo popolo, per fare
controinformazione, far sentire forte la voce di una delle componenti storiche
del movimento di liberazione nazionale. Una componente laica, che non ha ceduto
all’opportunismo e alla corruzione di Fatah e continua a lottare per la
soluzione più giusta e umana, per arabi ed ebrei: un solo stato in Palestina,
democratico (una testa, un voto), non confessionale, e socialista, perché senza
giustizia sociale non ci può essere pace in medioriente.


Tratto da: http://www.pflp.ps/english/

traduzione a cura del collettivo autorganizzato universitario


L’8 gennaio 2009 le Brigate Abu Ali Mustafa, il braccio armato del Fronte
Popolare per la Liberazione della Palestina, hanno annunciato la crescente
resistenza e l’aumento delle azioni militari contro l’occupante. In serata le
Brigate Abu Ali Mustafa hanno bombardato Kfar Azza con tre missili Sumoud e
colpito Sderot con due missili Grad. Le Brigate Abu Ali Mustafa e tutte le forze
della resistenza hanno messo in risalto che le truppe d’occupazione stanno
affrontando una forte resistenza e duri scontri e sono incapaci d’avanzare.


Tutti i gruppi della resistenza palestinese riportano del lancio di numerosi
razzi contro l’occupante e che ci sono alti livelli di coordinamento nello
scegliere come bersagli molte aree dei territori occupati. In feroci battaglie
infuriate in tutta Gaza, fonti della resistenza riportano che 23 soldati
occupanti sono stati uccisi e 115 feriti.


Missili Katyusha lanciati dal Libano


Il 7 gennaio 2009 sono stati lanciati
dal sud del Libano due missili Katyusha, colpendo il territorio della Palestina
occupata nel 1948, nei pressi di Nahariya. I media hanno largamente comunicato
del lancio dei missili, che ha ferito 5 persone. Nessun gruppo ha rivendicato la
responsabilità per i missili, lanciati dal sud del Libano per la prima volta dal
2006. Gli israeliani hanno immediatamente chiuso le scuole e aperto i rifugi
anti-bomba.


Parlando a proposito della resistenza di fronte ai duri attacchi,
le Brigate Abu Ali Mustafa hanno rilasciato una dichiarazione sostenendo che la
resistenza palestinese è impegnata nella lotta per sconfiggere tutti i piani
dell’occupazione, colpendo con tutte le forze unite del popolo palestinese e
della sua resistenza; hanno poi sottolineato il completo fallimento delle forze
di occupazione per ciò che riguarda il dichiarato tentativo di porre fine al
lancio di missili da parte della resistenza, affermando che esso continuerà fino
a che continuerà l’occupazione.

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