Oggi, 1 giugno 2010, abbiamo occupato l’Università Orientale di Napoli per protestare contro il barbaro assalto di Israele al convoglio umanitario Freedom Flotilla. Un’operazione avvenuta in acque internazionali, contro pacifisti disarmati, che ha fatto almeno 9 morti e decine di feriti gravi, e su cui ancora non si sa nulla, visto che Israele non lascia trapelare informazioni, per manipolare i media e l’opinione pubblica internazionale.
Abbiamo occupato l’università perché di fronte all’ennesimo massacro sionista non si può fare finta di nulla, perché oggi è una giornata di lutto e di rabbia. L’abbiamo occupata perché vogliamo ricordare che da 60 anni Israele imprigiona, tortura, nega i diritti essenziali a milioni di palestinesi, trattandoli con disprezzo razzista, e ormai non si fa scrupoli a uccidere chiunque, anche “occidentale”, osi opporsi. Un’escalation che, dopo l’operazione “Piombo Fuso” del gennaio 2009 che fece 1500 vittime, non sembra avere limiti…
Abbiamo occupato l’Università per dare un segnale forte, contro la nostra classe politica che ancora una volta si rivela il più fedele alleato di Israele in Europa: con il governo che riprende le dichiarazioni dei fascisti israeliani e parla di “provocazione dei pacifisti” (!) e l’opposizione come al solito inerte e complice. Una classe politica che non rispecchia per nulla i sentimenti della popolazione, spontaneamente scesa in piazza ieri in venti città diverse per gridare il proprio sdegno, e la propria preoccupazione per i quattro italiani illegittimamente detenuti dallo stato sionista.
Come ci ricorda proprio uno storico ebreo, Ilan Pappe, quello che si sta consumando in Palestina è un vero e proprio genocidio. E davanti a un genocidio non dobbiamo restare a guardare, o perderci in sottili distinguo: come nel caso del Sudafrica, la fine dell’apartheid dipende anche da noi.
Facciamo appello a tutti i compagni, agli studenti, alla comunità palestinese, a chiunque senta un fremito di sdegno davanti a quest’ennesimo massacro a continuare la mobilitazione.
Occupiamo le università e le strade, raccontiamo ovunque la verità e la sofferenza del popolo palestinese, intensifichiamo la campagna di boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni, facciamoci sentire!
L’Università che abbiamo occupato è aperta a chiunque abbia a cuore la causa palestinese, per discutere ed organizzare insieme le iniziative dei prossimi giorni…
Comunicato stampa [ore 7:40] Questa mattina, 1 Giugno 2010, Palazzo Giusso (Università Orientale) è stato occupato per denunciare i crimini commessi dallo Stato di Israele, il blocco imposto alla Striscia di Gaza e il barbaro attacco al convoglio umanitario, Freedom Flotilla, che ha causato almeno 9 morti e decine di feriti tra gli attivisti a bordo, nella notte tra il 30 e 31 Maggio.
in francese Carnage israélien : L’université de Naples occupée ce matin Ce mardi matin l’Université Orientale de Naples a été occupée par nombreux d’étudiants, pour dénoncer les crimes de l’état d’Israël, le blocus de la Bande de Gaza, et l’attaque barbare contre les bateaux humanitaires.
COMMUNIQUE "C’est l’énième massacre contre le peuple palestinien et ses compagnons de route ! Arrêtons la politique sioniste d’apartheid, d’impérialisme, de violence… Comme dans le janvier 2009, occupons les facs et les rues, boycottons Israël et les gouvernements qui le soutiennent !" Israël tue, l’indifférence aussi!
Invitiamo tutti a partecipare al blocco dell’Università!